ESISTENZE PREFERIBILI
(una tavola sinottica ,possibile vademecum)
Elementi costitutivi
esternazione
note
1
Consapevolezza del “costruirsi”
Nel mentre si vive si trascura spesso di “consapevolizzare” quello che si sta facendo. Si scade in una dinamica ossessiva,superficiale e debole.
Si consiglia un atteggiamento “orientale”: vivere il proprio insieme con autocontrollo attivo, meditazione come integrazione del piacere del “presente”
2
Proiezioni relazionali
Nelle interazioni spesso non ci si ferma a “descrivere” i partecipanti. Conviene avere una chiara “mappa dei partecipanti”. Costituenti,aspirazioni e variabili comportamentali pre-analizzate.
Le relazioni sono centrali in/per qualsiasi soggetto : non cadere in superficialità !
3
Dotazione strumentale
La base delle conoscenze di saperi e modelli (decisionali, di fatto) sono le fondamenta del soggetto.
La solidità è conveniente !
4
Competenze distintive, seppur mobili
Dovendo vivere delle “riduzioni” o “dimensioni linerari” serve anche la specializzazione.
Partire dall’ideazione amorosa della specializzazione è meglio che subirla. Come innamorarsi … resta una questione anche individuale..
5
Forza immaginativa
La vita è “immaginazione creativa” : anche quella della semplice sopravvivenza
Coltivare,coltivare,coltivare
6
Consapevolezza del proprio posizionamento “globale”
In ogni momento,luogo e contesto siamo più o meno posizionati in x,y. Saperlo è una forza di cui disporre.
Fare il posizionamento anche degli altri, contesti compresi..
7
Ironia come compagna ed esercizio
Sapersi canzonare e canzonare è un esercizio utile per “posizionarsi”. Se si riesce a riderci anche sopra si diventa “bravi”..
Usare anche l’ironia di terzi
8
Profondità critica senza criticismi
L’analisi critica è un esercizio da non lasciare alla filosofia analitica : è un’esercizio indispensabile ad una buona ricerca di qualità. L’isteria criticista NO!
Analisi critica = non sparlare !
9
Interazione attiva ma (adeguatamente) pacifica
L’interazione “occupa sempre spazio” e quindi è espressione,“forza” : si tratta di gestirla pacificamente, per il possibile
Peace for all, if it is possible !
10
Socializzare e socializzarsi
Il giocarsi nelle relazioni è parte del percorso. Come l’energia cambia forme anche i soggetti umani cambiano forme : qui via socializzazione
Curare e maneggiare con cura
11
“amare e ancor prima amarsi”
L’esistere in una forma autoriconoscentesi è un bello “status”, perché non coltivarlo piuttosto che disprezzarlo e buttarlo
La passione amorosa parte dal riconoscimento della propria straordinarietà consapevole , ovvero : dall’amarsi !
12
Frequentazione artistica e senso delle dinamiche piacevoli
Le curve o i numeri di fibonacci sono … idee misteriose.. che spuntano un po come funghi : bisogna frequentare i boschi
Musica del rappresentare come azione creativa e consumo qualitativo del se consapevole e “indianeggiante”
13
Rivedersi e rivedere le situazioni storicamente
La riflessione sul contesto non va lasciata al racconto del solo vincitore – la storia ha delle “letture” plurali che vanno ben frequantate
Il racconto dello “sconfitto”
è altrettanto prezioso di quello del vincitore
14
Se cerchi un punto fermo coltiva l’”universalismo delle differenze”
Per evitare tutte le ipocrisie del “migliore” , se ci deve essere un qualche principio, conviene praticare attivamente il principio dell’universalismo delle differenze.
Non qualunquismo ma “differenza attiva” esplicita e pratica (non tollerante ma potente e consapevole) del riconoscimento della meraviglia dei se (… ma anche .. degli altri se…)
(una tavola sinottica ,possibile vademecum)
Elementi costitutivi
esternazione
note
1
Consapevolezza del “costruirsi”
Nel mentre si vive si trascura spesso di “consapevolizzare” quello che si sta facendo. Si scade in una dinamica ossessiva,superficiale e debole.
Si consiglia un atteggiamento “orientale”: vivere il proprio insieme con autocontrollo attivo, meditazione come integrazione del piacere del “presente”
2
Proiezioni relazionali
Nelle interazioni spesso non ci si ferma a “descrivere” i partecipanti. Conviene avere una chiara “mappa dei partecipanti”. Costituenti,aspirazioni e variabili comportamentali pre-analizzate.
Le relazioni sono centrali in/per qualsiasi soggetto : non cadere in superficialità !
3
Dotazione strumentale
La base delle conoscenze di saperi e modelli (decisionali, di fatto) sono le fondamenta del soggetto.
La solidità è conveniente !
4
Competenze distintive, seppur mobili
Dovendo vivere delle “riduzioni” o “dimensioni linerari” serve anche la specializzazione.
Partire dall’ideazione amorosa della specializzazione è meglio che subirla. Come innamorarsi … resta una questione anche individuale..
5
Forza immaginativa
La vita è “immaginazione creativa” : anche quella della semplice sopravvivenza
Coltivare,coltivare,coltivare
6
Consapevolezza del proprio posizionamento “globale”
In ogni momento,luogo e contesto siamo più o meno posizionati in x,y. Saperlo è una forza di cui disporre.
Fare il posizionamento anche degli altri, contesti compresi..
7
Ironia come compagna ed esercizio
Sapersi canzonare e canzonare è un esercizio utile per “posizionarsi”. Se si riesce a riderci anche sopra si diventa “bravi”..
Usare anche l’ironia di terzi
8
Profondità critica senza criticismi
L’analisi critica è un esercizio da non lasciare alla filosofia analitica : è un’esercizio indispensabile ad una buona ricerca di qualità. L’isteria criticista NO!
Analisi critica = non sparlare !
9
Interazione attiva ma (adeguatamente) pacifica
L’interazione “occupa sempre spazio” e quindi è espressione,“forza” : si tratta di gestirla pacificamente, per il possibile
Peace for all, if it is possible !
10
Socializzare e socializzarsi
Il giocarsi nelle relazioni è parte del percorso. Come l’energia cambia forme anche i soggetti umani cambiano forme : qui via socializzazione
Curare e maneggiare con cura
11
“amare e ancor prima amarsi”
L’esistere in una forma autoriconoscentesi è un bello “status”, perché non coltivarlo piuttosto che disprezzarlo e buttarlo
La passione amorosa parte dal riconoscimento della propria straordinarietà consapevole , ovvero : dall’amarsi !
12
Frequentazione artistica e senso delle dinamiche piacevoli
Le curve o i numeri di fibonacci sono … idee misteriose.. che spuntano un po come funghi : bisogna frequentare i boschi
Musica del rappresentare come azione creativa e consumo qualitativo del se consapevole e “indianeggiante”
13
Rivedersi e rivedere le situazioni storicamente
La riflessione sul contesto non va lasciata al racconto del solo vincitore – la storia ha delle “letture” plurali che vanno ben frequantate
Il racconto dello “sconfitto”
è altrettanto prezioso di quello del vincitore
14
Se cerchi un punto fermo coltiva l’”universalismo delle differenze”
Per evitare tutte le ipocrisie del “migliore” , se ci deve essere un qualche principio, conviene praticare attivamente il principio dell’universalismo delle differenze.
Non qualunquismo ma “differenza attiva” esplicita e pratica (non tollerante ma potente e consapevole) del riconoscimento della meraviglia dei se (… ma anche .. degli altri se…)