- La “strada” o meglio, “le strade” nella “società delle decisioni”
Caro Maxi,
non è facile trovare una forma diversa dallo sguardo e dal supporto fisico - logico combinato per chiaccherare attorno alle potenzialità da collocare nell’universo da parte di un ragazzo come te, della tua epoca. La parola scrittà è troppo poco ; le forme della scrittura non facilmente pluralizzabili in una nota. Ti dico comunque la mia.
Premessa.
Tutti cercano una strada,
ognuno la cerca con una diversa intensità e contesto
ognuno cerca con diversa costanza,ostinazione e potenza in tempi diversi.
Tutti ritornano periodicamente sul tema,
- fatti salvo i “bumper steak head”-
senza risposte definitive.
Caro Maxi,
non è facile trovare una forma diversa dallo sguardo e dal supporto fisico - logico combinato per chiaccherare attorno alle potenzialità da collocare nell’universo da parte di un ragazzo come te, della tua epoca. La parola scrittà è troppo poco ; le forme della scrittura non facilmente pluralizzabili in una nota. Ti dico comunque la mia.
Premessa.
Tutti cercano una strada,
ognuno la cerca con una diversa intensità e contesto
ognuno cerca con diversa costanza,ostinazione e potenza in tempi diversi.
Tutti ritornano periodicamente sul tema,
- fatti salvo i “bumper steak head”-
senza risposte definitive.
Sarà cosi anche al compimento della elaborazione e sperimentazione
della "teoria del tutto" ?
Forse no, ma la strada per arrivarci è decisamente lunga.
Conviene pensare anche a breve, magari soffrire l’incertezza,
o anche – semplicemente - conviene l’incertezza … :)
Ri-zoma sulla premessa
La letteratura ci dice diverse storie sul tema. La parte apprezzabile del Giovane non sono le piu o meno amare conseguenze della nostalgia “della scapigliatura o del romanticismo” ma la forma di ribellione verso l’esistente e le consuetudini noiose (da parte dei sensibili, da parte di chi avverte di piu la pulsione alla vita. Goothe la racconta come ribellione al contesto Aristocratico, al confronto città campagna, al sogno contro la gestione del quotidiano). La letteratura aiuta ad avere una base plurale di “pensieri ed esperienze” ma non fa .. la nostra vita.
Bisogna contestualizzare.
Il contesto
Collocare le domande sull’esistenza oggi significa confrontarsi e leggere il presente. Il presente è una società enormemente complessa ed articolata nelle sue nefandezze ed opportunità. Non siamo in un contesto agrario aristocratico, non siamo in una società industriale con le classi che si confrontano, non siamo in un mondo con confini “definibili” territorialemnte.
Ogni dimensione si allarga, ma anche restringe a dismisura e in parte in modo incomprensibile.
E’ il pluralismo strutturato che l’universo dell’esistenza ci propone.
Viviamo in un periodo che io definisco come la “società delle decisioni”.
Caratteristiche della società delle decisioni
Le principali caratteristiche della società delle decisioni che mi vengono in mente sono almeno le seguenti : - la confusione plurale di contesti, idee, pratiche, confini ; - i modelli diversi disponibili di decisione, le potenze forti dei modelli scientifici e i limiti del modello scientifico nel decidere come relazionarci alla natura, alla società alla percezione della nostra “soggettività”; - la centralità del sapere e la distanza tra i saperi e il sapere di ognuno; - l’istituzionalizzazione delle relazioni pubbliche –forme stato e forme economiche e sociali strutturate - che evidenzia una forte impotenza a far fronte ai processi di sviluppo……..
Cosa bisogna fare per convivere e trasformare noi ed il contesto
Bho. Ma mettiamola in positivo. Partecipare al ciclo delle decisioni, sviluppare le prorie decisioni, infilarsi nei contesti pratici e teorici e indirizzare le pratiche e le nostre immaginazioni che oggi possono andare oltre i sogni piu arditi ad ogni angolo di strada.
Quali sono alcune “regole accettabili” per frequentare al meglio questa società
Le principali che vedo sono queste: diventare capaci di capire e usare piu modelli di decisione (idee diverse da impiegare in contesti e con finalità diverse) (ovvero : la scambio di due che dicono cose diverse è la disponibilità di due idee mentre se due si scambiano un dollaro la somma è sempre un dollaro…) : sviluppare e istituzionalizzare la "proprietà delle decisioni" ; la capacità di collocarsi nel contesto ed operare di conseguenza (una volta che si è in un contesto bisogna imparare a frequentarlo e-o bisogna cambiarlo) : questo rende necessaria la tutela del "diritto di attraversamento" ; inoltre bisogna che di fronte alla potenza (positiva e distruttiva che abbiamo a disposizione ) del conetsto si adotti un metodo per evitare al massimo grandi splash: questo metodo lo chiamerei di “Valutazione dell’impatto decisionale”, azione che va imparato a fare in anticipo se si vuole evitare di essere assorbiti, diciamo, in un buco nero..
Il soggetto
Ma il soggetto e la sua vita si definiscono in un modo meno teorico. E tu ed io abbiamo forme e contenuti assolutamente unici anche se stabilizzati da un certo concetto di “soggettività”.
Insomma potresti dirmi : ma cavolo di che parli,papà.
E forse avresti ragione.
Ma non mi viene niente di maggiormente “interessante” per stimolare in te un po di buon umore e un po di rafforzamento emoto-pratico per vivere al meglio la tua vita già tanto ricca e fortunata ma in un momento che un po tutti attraversano : il momento delle domande importanti, il momento della ricerca dell’autonomia, il momento dell’impatto con le varie sfaccettature del mondo ( .. che non sempre sono generose con noi.. ) Ma ricorda : anche io vivo (quasi.. .. tutti vivono..) – anche se con minore foga e un poco piu di esperienza (ma quanto questa vale veramente se non a lenire l’incertezza delle risposte – decisioni che comunque diamo e che hanno conseguenze..) – questa quotidiana interrogazione..
Certo al centro ci sei tu ! E devi apprezzare tutto, anche le piccole cavolate che eviterai la volta successiva… se le metabolizzi e le scegli come “meno convenienti”!
Perché è importante e forte e impellente cimentarsi e collocarsi con intensità ad una certa età
La natura, ragazzo, la natura ragazzo.
Forse fra un po la cultura-natura : allora parteciperò ancora anche io a questa intensità
(una volta che sapremo ringiovanirci). Ma sarà proprio cosi? Ne dubito : il ringiovanimento, la trasformazione in cyborg, la trasformazione in altre forme della materia o dell’esistente non ci fa tornare al primo giro della “gioventu”.
Goditelo il percorso anche se buchi qualche gomma , goditi anche quella.
Due settimane fa ho bucato due volte in quattro giorni. Sono riuscito a cambiare le gomme : mi sentivo un giovanotto. Ma sbuffavo non poco, e imprecavo … nel durante.
Errori ,orrori e sviluppi : la decisione è diversamente “potente”
Si , ed è sia soggettiva che vincolata al contesto.
Partecipare attivamente ai processi decisionali diventa CRITICO. Dobbiamo spesso ridefinirre la nostra Agenda; quindi dobbiamo disporre di idee e adottare il modello di decisione che in quel momento preferiamo, quindi dobbiamo confrontarci con gli altri e dopo vedremo le conseguenze.
Amore e comprensione
Posso dirti che sei il mio amore di figlio,
ma anche semplicemente il miglior ragazzo che possa immaginare.
Trattati bene e sappi che ormai anche i sogni sono più piccoli delle possibilità che hai di fronte Quindi vivi le tue proiezioni con adeguato slancio sapendo far tesoro anche del “volemose ben” non corrisposto o addirittura del dispetto della disattenzione apparente che emana da alcuni dei nostri vicini.
Ti capisco: lo so che non bata
Ti apprezzo e ti amo : questo lo ribadisco
Ti voglio vivere : porta della buona musica che al party ci penso io
Un abbraccio
Viviamo in un periodo che io definisco come la “società delle decisioni”.
Caratteristiche della società delle decisioni
Le principali caratteristiche della società delle decisioni che mi vengono in mente sono almeno le seguenti : - la confusione plurale di contesti, idee, pratiche, confini ; - i modelli diversi disponibili di decisione, le potenze forti dei modelli scientifici e i limiti del modello scientifico nel decidere come relazionarci alla natura, alla società alla percezione della nostra “soggettività”; - la centralità del sapere e la distanza tra i saperi e il sapere di ognuno; - l’istituzionalizzazione delle relazioni pubbliche –forme stato e forme economiche e sociali strutturate - che evidenzia una forte impotenza a far fronte ai processi di sviluppo……..
Cosa bisogna fare per convivere e trasformare noi ed il contesto
Bho. Ma mettiamola in positivo. Partecipare al ciclo delle decisioni, sviluppare le prorie decisioni, infilarsi nei contesti pratici e teorici e indirizzare le pratiche e le nostre immaginazioni che oggi possono andare oltre i sogni piu arditi ad ogni angolo di strada.
Quali sono alcune “regole accettabili” per frequentare al meglio questa società
Le principali che vedo sono queste: diventare capaci di capire e usare piu modelli di decisione (idee diverse da impiegare in contesti e con finalità diverse) (ovvero : la scambio di due che dicono cose diverse è la disponibilità di due idee mentre se due si scambiano un dollaro la somma è sempre un dollaro…) : sviluppare e istituzionalizzare la "proprietà delle decisioni" ; la capacità di collocarsi nel contesto ed operare di conseguenza (una volta che si è in un contesto bisogna imparare a frequentarlo e-o bisogna cambiarlo) : questo rende necessaria la tutela del "diritto di attraversamento" ; inoltre bisogna che di fronte alla potenza (positiva e distruttiva che abbiamo a disposizione ) del conetsto si adotti un metodo per evitare al massimo grandi splash: questo metodo lo chiamerei di “Valutazione dell’impatto decisionale”, azione che va imparato a fare in anticipo se si vuole evitare di essere assorbiti, diciamo, in un buco nero..
Il soggetto
Ma il soggetto e la sua vita si definiscono in un modo meno teorico. E tu ed io abbiamo forme e contenuti assolutamente unici anche se stabilizzati da un certo concetto di “soggettività”.
Insomma potresti dirmi : ma cavolo di che parli,papà.
E forse avresti ragione.
Ma non mi viene niente di maggiormente “interessante” per stimolare in te un po di buon umore e un po di rafforzamento emoto-pratico per vivere al meglio la tua vita già tanto ricca e fortunata ma in un momento che un po tutti attraversano : il momento delle domande importanti, il momento della ricerca dell’autonomia, il momento dell’impatto con le varie sfaccettature del mondo ( .. che non sempre sono generose con noi.. ) Ma ricorda : anche io vivo (quasi.. .. tutti vivono..) – anche se con minore foga e un poco piu di esperienza (ma quanto questa vale veramente se non a lenire l’incertezza delle risposte – decisioni che comunque diamo e che hanno conseguenze..) – questa quotidiana interrogazione..
Certo al centro ci sei tu ! E devi apprezzare tutto, anche le piccole cavolate che eviterai la volta successiva… se le metabolizzi e le scegli come “meno convenienti”!
Perché è importante e forte e impellente cimentarsi e collocarsi con intensità ad una certa età
La natura, ragazzo, la natura ragazzo.
Forse fra un po la cultura-natura : allora parteciperò ancora anche io a questa intensità
(una volta che sapremo ringiovanirci). Ma sarà proprio cosi? Ne dubito : il ringiovanimento, la trasformazione in cyborg, la trasformazione in altre forme della materia o dell’esistente non ci fa tornare al primo giro della “gioventu”.
Goditelo il percorso anche se buchi qualche gomma , goditi anche quella.
Due settimane fa ho bucato due volte in quattro giorni. Sono riuscito a cambiare le gomme : mi sentivo un giovanotto. Ma sbuffavo non poco, e imprecavo … nel durante.
Errori ,orrori e sviluppi : la decisione è diversamente “potente”
Si , ed è sia soggettiva che vincolata al contesto.
Partecipare attivamente ai processi decisionali diventa CRITICO. Dobbiamo spesso ridefinirre la nostra Agenda; quindi dobbiamo disporre di idee e adottare il modello di decisione che in quel momento preferiamo, quindi dobbiamo confrontarci con gli altri e dopo vedremo le conseguenze.
Amore e comprensione
Posso dirti che sei il mio amore di figlio,
ma anche semplicemente il miglior ragazzo che possa immaginare.
Trattati bene e sappi che ormai anche i sogni sono più piccoli delle possibilità che hai di fronte Quindi vivi le tue proiezioni con adeguato slancio sapendo far tesoro anche del “volemose ben” non corrisposto o addirittura del dispetto della disattenzione apparente che emana da alcuni dei nostri vicini.
Ti capisco: lo so che non bata
Ti apprezzo e ti amo : questo lo ribadisco
Ti voglio vivere : porta della buona musica che al party ci penso io
Un abbraccio